La ricerca quale essenziale strumento di lavoro


L’evoluzione della ricerca e della  sperimentazione di tecnologie all’avanguardia sviluppata dal Consorzio Cuoiodepur ha raggiunto la sua massima espressione operativa con la realizzazione di un laboratorio permanente congiunto con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze e con la partecipazione del Polo Tecnologico (POTECO Scrl). Il laboratorio CER2CO (Centro di Ricerca Reflui Conciari) nasce nel 2008 come strumento per promuovere e valorizzare l’intensa attività di collaborazione che, dall’inizio del 2000, vede i promotori impegnati in numerose ricerche congiunte. Il Centro ha sede presso l’impianto di depurazione ed è costituito da un’area per le installazioni di impianti a scala pilota e da locali attrezzati per le analisi chimiche e biologiche e per le indagini a scala di laboratorio, in cui operano continuamente ricercatori dell’Università (nei diversi anni hanno partecipato 39 studiosi tra tirocinanti, dottorandi e ingegneri ambientali) e tecnici del consorzio.
L’equipaggiamento del Centro include sei installazioni permanenti a scala pilota idonee per lo studio di processi di trattamento dei reflui liquidi e gassosi e strumentazioni analitiche d’avanguardia per la caratterizzazione e il monitoraggio dei processi.
Il lavoro di ricerca svolto ha avuto come principali obiettivi l’ottimizzazione dell’attuale filiera di trattamento dei reflui conciari, con particolare riferimento al risparmio energetico e all’ottimizzazione dell’uso di prodotti chimici, lo studio di processi innovativi per il trattamento delle acque, dei fanghi e delle emissioni gassose. I risultati ottenuti, che costituiscono un notevole bagaglio scientifico, sono divulgati e documentati in 26 tesi di laurea di primo e di secondo livello, una tesi di dottorato, 17 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, 12 pubblicazioni su atti di convegno. Molte delle sperimentazioni effettuate sono state oggetto di cofinanziamento con fondi pubblici per l’interesse collettivo degli obiettivi. Recentemente è stato ottenuto un cofinanziamento dalla Comunità Europea a valere su fondi LIFE+ per  il progetto “BIOSUR” che prevede la realizzazione e l’esercizio sperimentale di un prototipo di reattore biologico per il trattamento delle emissioni odorigene, in particolare per l’abbattimento dell’idrogeno solforato. Il BIOSUR è frutto delle attività sperimentali e delle ricerche svolte nel CER2CO e verrà sviluppato a livello industriale in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e la ditta Italprogetti Engineering Spa. L’obiettivo del progetto, malgrado gli ottimi risultati ottenuti con l’attuale piattaforma di trattamento chimico delle emissioni, sarà quello di dimostrare e promuovere a livello europeo l’applicabilità di una soluzione innovativa per la mitigazione dell’impatto ambientale. Il carattere innovativo della tecnologia consiste anche nella peculiare tipologia del reattore, che richiama per certi aspetti il modello del bottale usato in conceria, un bireattore a letto mobile rotante in grado di raggiungere elevati rendimenti, unico nel suo genere in quanto i sistemi biologici esistenti sono caratterizzati da un rapido decadimento dei rendimenti. Se i risultati ottenuti a livello di laboratorio saranno confermati su scala industriale, sarà possibile contenere ulteriormente l’impatto ambientale con un minor consumo di prodotti chimici e un minor consumo di energia elettrica, rispetto alla tecnologia attualmente impiegata.